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quinta-feira, 9 de julho de 2015

Ravel: Boléro ∙ hr-Sinfonieorchester ∙ Andrés Orozco-Estrada



La composizione fu commissionata da parte di Ida Rubinštejn, una ballerina russa. Ravel non ne voleva più sapere di balletti dopo che aveva rotto con il mostro sacro dell'epoca in tema di balletti, quel Sergej Pavlovič Djagilev che imperava a Parigi in quegli anni come direttore artisticononché fondatore dei famosi Balletti russi. Ma cedette alle insistenze della Rubinstein e decise di orchestrare un pezzo del compositore spagnolo Isaac Albéniz, il componimento per pianoforte Iberia, per un balletto. Arrivò presto però la notizia che gli eredi del grande compositore spagnolo non avevano acconsentito a nessuna trascrizione di pezzi del maestro anche perché la partitura della Iberia era già stata orchestrata dal maestro Enrique Fernàndez Arbòs.
Fu a questo punto che Ravel, non scoraggiandosi, prese l'iniziativa di comporre ex novo un pezzo a tempo di bolero, scegliendo dunque un brano dal carattere tipicamente spagnolo. Il Boléro andò in scena all'Opéra national de Paris il 22 novembre 1928, diretto da Walter Straram con le coreografie di Bronislava Nijinska. Il balletto, pur molto innovativo e provocatorio, ottenne un clamoroso successo.
La prima esecuzione sinfonica del Boléro fu l'11 gennaio 1930 dall'Orchestre Lamoureux diretta dallo stesso Ravel, preceduta cronologicamente dalle trascrizione del componimento per pianoforte, a due e a quattro mani, ed entrò nel mercato discografico per l'etichetta Tournabout.

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

Il brano è strutturato dalla ripetizione di due temi principali A e B, di diciotto battute ciascuno, proposti da strumenti diversi. I temi si inseriscono sull'accompagnamento ritmico continuo del tamburo, e sull'accompagnamento armonico, spesso proposto in maniera accordale. La successione delle ripetizioni è disposta in un graduale e continuo crescendo, dal pianissimo iniziale fino al maestoso finale, per un totale di diciotto sequenze musicali (nove ripetizioni del tema A e nove del tema B). Il brano, tranne che per una breve modulazione in mi maggiore nell'ultima sequenza che apre alla cadenza finale, rimane sempre nella tonalità di do maggiore, sebbene nel tema B siano presenti elementi tensivi dominanti come il SIb ed il REb che lo differenziano dal tema A diatonico. L'organico orchestrale previsto è un'orchestra con l'aggiunta di un oboe d'amore, di tre sassofoni e di un gong. Con il procedere del brano, i temi vengono suonati da combinazioni di strumenti, al fine di aggiungere timbri all'orchestra.

Sequenze[modifica | modifica wikitesto]

Temi e strumenti che li espongono:
  1. Tema A, flauto
  2. Tema A, clarinetto
  3. Tema B, fagotto
  4. Tema B, clarinetto piccolo
  5. Tema A, oboe d'amore
  6. Tema A, tromba e flauto
  7. Tema B, sax tenore
  8. Tema B, sax sopranino e soprano
  9. Tema A, celesta, ottavini, corno
  10. Tema A, clarinetti, oboi
  11. Tema B, trombone
  12. Tema B, fiati
  13. Tema A, violini e fiati
  14. Tema A, violini, fiati e sax tenore
  15. Tema B, violini e fiati
  16. Tema B, violini e fiati
  17. Tema A, archi e fiati
  18. Tema B, archi e fiati

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